Ieri ho messo insieme dei dati relativi all’andamento del profilo Facebook e Twitter di FARE per fermare il declino, movimento politico guidato da Oscar Giannino. In più ho azzardato qualche considerazione, non sul movimento ma sul prestigio e il lavoro svolto da Giannino prima di questo impegno politico.
Il post è qui.
Ora vorrei vedere invece quali sono stati post apparsi sul profilo Facebook di FARE che hanno riscosso maggior successo. I dati ancora una volta sono relativi al breve periodo dal 6/2 al 10/2, e pertanto è da intendere come i post più vecchi abbiano maggior possibilità di essere commentati e condivisi.
Non a caso il post coi i numeri migliori è proprio del 6 febbraio e riguarda la campagna tesseramento (2659 tra commenti condivisioni e like). E, non a caso, ci sono pochi commenti (cosa vuoi commentare?) ma molte condivisioni e like.
Altro post che ha riscosso molto successo è stato quello che riguarda l’IMU e l’impossibilità di credere a quanti dicono di cancellare la tassa dopo averne sostenuto l’introduzione. Il post, (2399 interazioni) è arricchito da un video di Giannino. Anche qui pochi commenti (74) e molti like (1543).
Post che hanno ricevuto un grande successo sono stati quelli relativi all’Antimeeting di Milano di sabato 9 febbraio. Questi posto sono arricchiti da foto dell’evento, evidenziando così maggiormente la partecipazione della gente. Partecipazione che si fa ancora più attiva nel social network.
Il post con più like di tutti (2610) è quello con una (sola) foto dei rappresentanti che alzano al cielo le braccia nell’intento di spezzare delle catene. Il post con il maggior numero di commenti (233) è quello che ricorda la presenza di Giannino su La7 sabato 9 febbraio. Presumibile che molti abbiano usato la bacheca per dire la loro seguendo il programma o freschi di antimeeting. Un po’ come si fa con twitter. Il post più condiviso, oltre a quello della campagna tesseramento, richiama la cartellonistica ad effetto e tocca un tema fondante della nostra società civile: il rispetto dell’altro. Si fa riferimento quindi a Rosa Parks, la donna di colore che rifiutò di cedere il posto in autobus a un bianco.