L’Italia, L’Europa, il futuro, Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle

Sia dal di fuori che dal di dentro, dalle pagine dei giornali e durante le discussioni nei bar, nelle chiacchierate con i turisti e con gli amichetti e le amichette dell’Erasmus, l’Italia è sempre stato un paese originale, ma originale per il suo disastro.

Ha tesori che non sfrutta, una classe politica ridicolmente cieca, malavita, lentezze, cedimenti, crolli,  …. una paese che amiamo ma che non ci piace, e che spesso ci costringe ad andarcene.

Mai al passo con gli standard culturali europei, noi conosciamo poco e male l’inglese (o per niente), siamo poco informatizzati (per le cose serie), le nostre piccole e medie imprese spesso non si fidano di chi dice troppe parole in inglese davanti a uno schermo (e magari fanno anche bene).

Ma qualcosa è successo e si dovrebbe tenere conto: il risultato ottenuto dal Movimento 5 stelle alle ultime elezioni. Evitando il discorso politico, l’Italia è forse l’unico paese in Europa ad aver dato fiducia a un progetto di marketing digitale così ben strutturato, ha dato fiducia a evangelizzatori del web, a gente casual, alla democrazia on-line, …

Pensateci.

Gli americani hanno scelto un giovane avvocato di colore, nemmeno loro si sono sognati di mandare al governo Larry Page, o Bill Gates o Steve Jobs. (Anche se Schwarzenegger ….).

Il paese arretrato ha scelto una forma politica che ha del profetico, e che comunque proietta la politica avanti di diversi anni. Oppure dovremmo provare a inserire questo fenomeno all’interno del berlusconismo (quello di Berlusconi e non dei suoi processi), capirne lo stile, interpretarne il successo.

Provateci, ne scoprirete delle belle.