Graph Search di Facebook – motore di ricerca che piace poco in borsa: agli utenti?

Vi siete messi in lista d’attesa per Graph Search? Potete farlo qui

Graph Search è il nuovo motore di ricerca di Facebook che permette di confrontare i dati contenuti in tutti i profili che gli utenti hanno reso pubblici. Come intuibile il motore di ricerca non agisce sull’intero web ma solo nella mega-rete di Facebook.

Attenzione: in tutto Facebook non solo tra i propri amici (altrimenti che senso avrebbe?).

Il funzionamento è molto semplice. Si scrive sulla barra gli elementi comuni tra più profili iscritti. Ad esempio posso cercare chi è nato nella mia stessa città e ha studiato a La Sapienza. Oppure chi vive a Roma e gioca a tennis e ascolta Donald Fagen.

Niente di strabiliante né di rivoluzionario. Semplicemente potremo fare qualcosa in più con Facebook e magari sapere chi era quella ragazza che domenica sera prendeva l’aperitivo con Sara, una cara amica da anni. E poi chiederle l’amicizia su Facebook,  comprovata dal fatto che Sara è un’amica comune e scoprendo chissà quanti altri amici comuni di cui ricordiamo poco o nulla.

Ancora una volta c’è la privacy al centro di ogni novità messa in campo da Facebook. Già, perché un utente si potrebbe chiedere se essere indicizzabile oppure no. Tenendo presente che se vuole essere indicizzato con tutti i suoi dati e informazioni allora dovrà produrne, altrimenti sarà rintracciabile solo per un numero limitato di comparazioni di dati. Dovrà, in poche parole, renderli pubblici. Ammettiamolo: siamo proprio invogliati a farlo.

Perché non dovremmo? Perché non dovremmo provare a usarlo? Un po’ per curiosità, un po’ per utilità. Per emulazione saremo sempre più pubblici e sempre di più daremo a Facebook le chiavi d’accesso a noi stessi e nuove soluzioni per incrementare relazioni e scambi di condivisioni e like. Oppure potremo stufarci, progressivamente, di tutta questa storia. E a quel punto cosa ne sarà di noi? (di noi come profilo).

Immaginate i nostri profili che piano-piano si inaridiscono e ogni post è come il resto del passaggio di un vivente nel deserto: lì un impronta, là una carcassa.

Facebook che non vuole certo che questo avvenga ogni tanto ci stuzzica l’appetito sociale con qualche nuova trovata, ma questa sembra non aver convinto quasi nessuno (titolo -2% in borsa).

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